martedì 7 settembre 2010

Venuto al mondo

Ne ha parlato tempo fa Raffaella in un suo post. Io in questo periodo lo sto leggendo.
Mi sta rubando il sonno, occupa le mie serate e mi tiene sveglia fino all'1/1,30...mi appassiona, non so cos'altro dire, questo libro acquistato per caso, senza nemmeno tanta convinzione. Lo stile della Mazzantini è molto duro e crudo, non risparmia niente. In questo libro si parla di una maternità cercata, agognata, soffertissima..un bambino che non arriva...una donna che fa di tutto per averlo, anche affittare un utero, anche lasciare il suo uomo tra le braccia di un'altra...sullo sfondo una Jugoslavia che si sta disgregando e poi la guerra, violentissima, truce, così vicina a noi...ma voi ve la ricordate la guerra in Bosnia? Io facevo le medie e ne ho un vago ricordo...quelle immagini crude alla tv, nei telegiornali, mia mamma che mi diceva "Non avanzare il cibo che ci sono tanti bambini che muoiono di fame in Bosnia e sono solo a pochi km da noi!"
Qualche anno fa, in vacanza in Croazia, ho potuto vedere da vicino i segni ancora visibili della guerra. Il grigiore di Rijeka, i palazzi con i buchi nei muri, la gente ancora triste e segnata da quell'avvenimento..Il paese agli inizi del 2000 si stava risollevando grazie soprattutto al turismo. Tanti italiani andavano in vacanza lì perchè la costa e le spiagge erano stupende e selvagge e i costi ridottissimi. I ragazzi del posto sembravano inventarsi lavori con l'arrivo dei turisti: ragazzine con il loro sorriso e i pantaloncini corti si offrivano alle pompe di benzina di lavarti i vetri oppure nei ristoranti vestite eleganti, vendevano rose in un cestino.
Ci sono ritornata due anni fa..la situazione era migliorata, l'economia del paese si sta fortemente risollevando, le citta sono un po' meno grigie, le persone sorridono di più...
Quella guerra sembra lontana..ma come mai non se ne parla più?perchè non la si ricorda come facciamo per le altre guerre?

8 commenti:

MammaMaggie ha detto...

Della Mazzantini ho letto 'Non ti muovere'. Il suo stile non mi appassiona, ma la storia mi ha fulminata: ho divorato il libro in pochissimi giorni, legata al filo dell'amore di questa donna che per l'uomo-protagonista perde tutto il pochissimo che già ha. Su questo ultimo avevo dei dubbi, forse paura di trovarmi di nuovo tanto travolta dalle emozioni. Ma credo che proverò. Grazie della segnalazione!

Giulia ha detto...

Io da ragazza mi sono innamorata di un ragazzo bosniaco venuto a vivere in Italia. la guerra l'aveva segnato in un modo che mi faceva venire da piangere. ci siamo frequentati un po', poi è partito per tornare a casa dove erano rimasti i suoi.

questo libro non l'ho letto, ho una sorta di diffidenza verso la Mazzantini.
però non si sa mai, alla prossima capatina in libreria...

baci!

MoonaFlowers ha detto...

Ho preso il libro tempo fa e sicuramente lo leggerò! Anch'io mi ricordo della guerra..delle strane emozioni di allora, di come tutto sembrasse così lontano eppure vicino e reale...

eteVaM ha detto...

Io invece adoto la Mazzantini, mi piace come scrive e mi piace quello che scrivere, ho pianto con "Non ti muovere" o sorriso con "MAnola"...questo l'ho sempre guardato con un po' di diffidenza ma...ora lo leggerò. grazie, adoro le condivisioni letterarie!

Francesca ha detto...

C'è ancora molta brace che cova sotto la cenere... Ci sono ancora tanti, troppi risentimenti e tantissimo dolore non risolto.
Eppure è qualcosa che è vicino a noi (a me in particolare - il confine sloveno è a meno di 30 KM) eppure è come se facesse parte di un mondo lontano... Forse il fatto di essere un paese al di la della cortina (che ormai non c'è più ma che tutti si ricordano) ne fa qualcosa di estraneo, qualcosa che non ci appartiene.
Anche io non capisco questo silenzio, eppure è stata una guerra sporca e cattiva, una guerra che ha fatto tantissime vittime!!!
Non ho letto nulla della Mazzantini... la terrò presente!
Un bacio
Francesca

Wish ha detto...

ciao vale, l'ho letto da poco e mi ha lasciata senza fiato...occupando anche a me gran parte delle mie notti...quindi sn contenta di confrontarmi. Leggere la guerra in un romanzo è dura perchè te la fa vivere come la vivrebbero (e probabilmente l'hanno vissuta) le persone...la guerra nella ex Jugoslavia è stata una guerra assurda, le ragioni sn complicatissime, e forse difficile da capire più delle altre. Anche la storia personale della disperazione per un figlio che nn arriva è sconvolgente, a me ha fatto pensare davvero molto
grazie per la condivisione letteraria

MissMeletta ha detto...

Io l'ho letto in gravidanza e mi aveva toccato moltissimo, avevo da poco deciso di chiamare Pietro mio figlio, quindi mi toccò ancora di più!!! E' vero quella guerra non si ricorda più... ma c'è anche di peggio, ci sono guerre in corso che nemmeno vengono nominate nei telegiornali!!!

Anonimo ha detto...

ero piccola quando i caccia solcavano il cielo del Friuli per andare nella Ex Jugoslavia. Non so perchè non se ne parla più, è come un tabù.
Anche io ho comprato questo libro titubante e ancora non riesco a leggerlo...