giovedì 27 gennaio 2011

Quell'anno in Polonia...

Nel gennaio del 2007 ho partecipato al "treno della memoria", un treno che partendo da Torino carico di ragazzi studenti e non, arrivava direttamente a Cracovia per visitare il campo di Auschwitz.
io ero partita con l'intento di girare un mini documentario sul campo; in quel periodo, infatti, avevo intervistato molti ex deportati che mi avevano raccontato la loro testimonianza come prigionieri politici.
La visita al campo è stata una delle esperienze più brutte che abbia mai avuto. Il posto emanava un'energia veramente negativa e si intuisce bene il perchè...ogni angolo, ogni edificio del campo ricordava sofferenza, desolazione, dolore...la visita al campo dura un'intera giornata, è molto grande. Si inizia con le baracche in cui venivano stipati i prigionieri, ormai semi distrutte perchè nel momento dell'abbandono del campo sono state bruciate...quasi tutto è rimasto come sospeso nel tempo..gli edifici di mattoni dove atri prigionieri erano costretti a stare; infatti le baracche sono state usate più tardi quando i deportati erano diventati numerosi; il forno crematorio, posto orribile che non ho voluto visitare; il museo, con gli oggetti lasciati dai deportati, cumuli di valigie, scarpe, abiti, giochi e tutto quello che delle povere persone potevano poirtarsi dietro in un viaggio della disperazione..
Il documentario non ha mai visto la luce...non ho avuto il coraggio di accendere la mia telecamera di fronte a questo orrore. Sono stata solo molto male fisicamente per tutta la giornata, con una febbre molto alta...quasi avessi somatizzato tutta quella sofferenza...
Ecco, questo è il mio personale ricordo....penso che non ritornerò mai più in quel luogo lì...

2 commenti:

Claudia Protti ha detto...

Anche io ho visitato uno dei campi chiamati genericamente Auschwitz. In particolare Birkenau. Neppure io credo che tornerei a visitarlo ma sono "felice" di esserci stata. Di aver visto con i miei occhi quel posto in cui ho sentito il gelo dentro.

Valentina ha detto...

Ricordo come fosse ieri la sensazione di gelo che mi aveva assalito... tristezza e dolore erano tangibili in ogni angolo. E' stato un viaggio con sensazioni contrastanti perché dopotutto Cracovia é una bella città.